1 Vivevo in un quartiere povero. Giocavamo sempre nello spiazzo dello sfasciacarrozze locale, ignari dei pericoli della ruggine — eravamo bambini, pensavamo di essere immortali. Camminavamo tra le torri di metallo abbandonate, a volte arrancando su putrelle precarie appese a trenta metri di altezza. Una caduta avrebbe significato la morte. Ma a noi non importava. L’unica cosa che contava davvero…
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___ ___ L’ha sognata ancora. Ancora una volta il silenzio della sua notte è stato spezzato da lei e dall’impronta vaga del suo odore. Si alza a sedere sul letto, cogliendo un istante prima di dimenticarsene l’ultima, vaga impressione del languore che gli stringe lo stomaco dopo ogni sogno. Sempre uguale. Ogni notte. Si stropiccia gli occhi, ascoltando il rumore…
___ Di fronte a lui, il sole sta finendo di tuffarsi nel mare. All’orizzonte resta ormai soltanto una sottile falce arancione, infuocata, che sembra slabbrarsi sulla superficie piatta e levigata come se l’acqua non sia capace di contenerla. Quando si è seduto, il sole era ancora tutto fuori e la sabbia fine era umida e bagnata dalle onde pigre e…
Io non posso restare seduto in disparte Lo so, è passato un po’ di tempo. E c’era anche una promessa che non ho mantenuto… Non è che son qui a giustificarmi. Chissene, non sono Zuckerberg. Diciamo solo che la vita mi ha portato altrove, e mi ha anche spinto a trascurare questo sito — che, almeno nelle mie intenzioni di inizio 2017,…
Come avevo promesso, la vita di King of Kings — Limited Edition 2016 è giunta al suo capolinea. È inutile che ripercorra qui la storia di questo mio libro, che è assai particolare: se siete interessati alla storia di King of Kings, non dovete fare altro che cliccare qui e leggervi l’articolo con cui lo (ri)presentavo per la vendita su…
Scusate le spalle. A volte succede che la vita ti porti lontano da dove sei abituato a vivere, e ti offra opportunità che prima non eri abituato ad avere, e ti presenti vassoi di ricci di mare laddove prima erano semplici piatti di pasta Barilla. È quello che è capitato a me. Più che “scusate le spalle”, come recita il…
Quando sono entrato c’era già il vapore che appannava gli specchi. Ora, si potrebbe obiettare che è strano — allora vivevo da solo, già — rientrare a casa dopo un pomeriggio qualsiasi e trovare qualcuno sotto la doccia. Verissimo, ne convengo. Eppure, non solo non mi sono spaventato, ma l’ho trovato assolutamente normale. Sono entrato in casa, ho salutato la…